La sorveglianza sanitaria prevede alcune tipologie di visite finalizzate a stabilire la presenza o meno di alcuni pericoli per la salute. Uno di questi esami è l’elettrocardiogramma (ECG) effettuato durante le visite mediche specialistiche in azienda.
Il Testo Unico sulla Sicurezza, il Decreto Legislativo 81 del 2008, stabilisce, all’art. 41, l’obbligo del medico competente di svolgere l’attività di sorveglianza sanitaria dei luoghi di lavoro della sua impresa. Questo comporta diverse visite del personale e diversi esami volti ad identificare e stabilire l’idoneità alle mansioni lavorative previste.
Tra queste visite mediche specialistiche in azienda c’è quella che prevede l’elettrocardiogramma, un esame poco costoso, molto utile e di facile esecuzione, che permette al medico di scoprire eventuali rischi per la salute del lavoratore.
Questo esame è così importante perché permette, tra le altre cose:
- di evidenziare la presenza di aritmie nel paziente asintomatico;
- di rilevare anche patologie cardiache silenti che possono portare, se ignorate, anche alla morte improvvisa;
- di monitorare la salute dell’apparato cardiovascolare sia in situazioni di riposo sia in condizioni di sforzo.
Come evidenziato, data la grandissima importanza di questo strumento diagnostico, il legislatore ha voluto sottolineare anche l’importanza della visita medica specialistica in azienda con elettrocardiogramma. Infatti, grazie a questo strumento, il medico competente ha la possibilità sia di stabilire, in maniera più accurata, l’effettiva idoneità del lavoratore a determinati sforzi fisici, sia di monitorarlo con il passare del tempo e con l’avanzare dell’età.
Il datore di lavoro ha perciò l’obbligo di inserire, tra gli esami che bisogna svolgere prima dell’assunzione e durante le visite periodiche, anche l’ECG, il quale deve essere analizzato con cura soprattutto per stabilire, in fase di progettazione delle mansioni lavorative, quali siano i lavoratori meglio predisposti agli sforzi.
Il medico competente ha poi l’obbligo di informare il datore di lavoro nel momento in cui la visita medica specialistica in azienda con elettrocardiogramma dia risultati che mettono il lavoratore in condizioni di non poter più svolgere la propria mansione lavorativa.